La normativa sui lavori pubblici, da oltre un decennio, prevede che il pagamento dei lavori eseguiti dalle imprese (SAL -Stato d'Avanzamento Lavori; SF – Stato Finale; CC – Certificato di Collaudo) sia subordinato alla acquisizione di una certificazione, rilasciata dagli enti previdenziali ed assistenziali (INPS; INAIL; Cassa Edile), attestante che l'impresa stessa è in regola col pagamento dei contributi dovuti. Tale certificazione è stata definita DURC (Ossia, Documento Unico di Regolarità Contributiva). Ometto di riportare le peripezie e le angherie (Facilmente immaginabili) incontrate dalle imprese in fase di prima applicazione della suddetta norma, quando avevano l'onere di procurarsi, dagli enti preposti, tale documento. Premesso che nella fase attuale l'acquisizione del DURC è fatta direttamente dalle stazioni appaltanti, in via telematica, ora, voglio riportare le incongruenze insite in questo provvedimento. Problematiche che già nel 2011 ho dettagliatamente riportato e diffuso in rete con una nota (Post) intitolata “Il paradosso del DURC”). Nota da me varie volte riportata, anche, in consulenze giudiziarie, su contenziosi a carico di imprese, nell'ambito d'esecuzione di opere pubbliche. Incongruenze legate, terribilmente, al mancato e/o ritardato pagamento dei SAL da parte degli Enti appaltanti (Leggasi Stato). In sintesi, lo Stato non paga alle imprese grosse somme per l'esecuzione di opere pubbliche, però pretende il pagamento dei contributi e condiziona il pagamento del dovuto all'incasso dei contributi. Il mancato versamento dei contributi mensili, da parte delle imprese, implica il mancato rilascio del DURC (Regolarità contributiva delle imprese stesse). Tale circostanza evidenzia due diversi punti di vista, palesemente conflittuali tra di loro. Infatti:
1)- Le Stazioni Appaltanti (SA) impunemente possono consentirsi (Decidersi, determinarsi) di ritardare il pagamento degli Stati di Avanzamento Lavori (SAL), eseguiti in virtù di specifico contratto d'appalto, con ritardi abissali (In moltissimi casi anche superiori all'anno). Per tale ritardo la SA, per norma, è soggetta (Procedura quasi mai applicata, per una serie di motivazioni che ora non riporto per motivazioni di sintesi) al semplice pagamento degli interessi legali dovuti per detto ritardo. E' appena il caso di precisare che gli interessi, ufficialmente riconosciuti alle imprese, per detti ritardi nei pagamenti, erano e sono con tassi prossimi all'unità (1%). Quindi, le somme derivanti sono, di fatto, prossime a zero.
2)- Le Imprese, di contro, anche per la ridotta liquidità generale, dovuta prevalentemente ai suddetti mancati pagamenti, davanti alle sempre più ridotte disponibilità di finanziamento da parte delle banche, preferiscono, decidono, giustamente (Dico io) prima pagare salari e stipendi dei dipendenti e, poi, se c'è la disponibilità, provvedere al pagamento dei contributi mensili dovuti. E, quando la liquidità cessa, naturalmente, il pagamento dei contributi … salta. Ma “se tale pagamento salta” gli Enti non rilasciano il DURC e l'impresa va in crisi. Crisi dovuta alla necessità di ricorrere a finanziamento terzo (Dalle banche o da privati. Strozzini entrambi), indispensabile per sopperire al mancato pagamento dei SAL. Il guaio è che detto finanziamento alle imprese ha un costo che, naturalmente, è molto, ma molto, più alto di quello che lo Stato riconosce ad esse!!!
In poche parole, le imprese sono costrette a finanziarsi per il mancato rispetto degli obblighi contrattuali da parte dello Stato (= Enti Pubblici). In altre parole le imprese sono diventate il bancomat delle Stazioni Appaltanti. Stazioni appaltanti che grazie alle difficoltà dell'apparato dell Giustizia spesso acquisiscono opere realizzate, senza pagare il dovuto. E, in alcuni casi, anche a valle di Decreti ingiuntivi esecutivi.
In sintesi, le imprese non pagano lo Stato per il semplice fatto che, a monte, loro non sono state pagate dallo Stato.
Tale circostanza, assurdamente PARADOSSALE, anche da me, reiteratamente, denunciata, anche, sui “social” non ha trovato che larvata accoglienza nell'ambito legislativo. Nessuno, finora, si è preoccupato di risolvere serenamente tale problema che vede le imprese, molto umilmente, come delle “vacche da mungere” alla bisogna. E' appena il caso di evidenziare, solo per coloro che sono lontani dall'ambito dei lavori pubblici, che tale “percorso ad ostacoli” nel pagamento dei lavori pubblici, rappresenta il classico sistema che innesca corruttele (Bi-direzionali) tanto famose, spregiudicate e note, incuranti del disposto del Codice Penale.
Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere. Molte imprese, specialmente quelle più sane e imprenditorialmente qualificate e serie, per tale motivo, non potendo, tra l'altro, partecipare a nuove gare d'appalto, sono costrette a chiudere. Conosco tante imprese che per tale motivazione sono fallite o sono sulla strada del fallimento. E, paradossalmente, falliscono non per errori propri, ma per sciocchezze di … terzi. Terzi contro i quali le imprese nulla possono.
E' evidente che il sistema dei lavori pubblici con l'introduzione della Merloni e delle versioni successive, fino ad oggi, non solo non ha eliminato la corruzione nell'ambito degli appalti pubblici, ma ha, anche, generato situazioni paradossali, come quella sopra riportata, della quale, in quanto Cittadino del Mondo e d'Italia, molto sommessamente, mi vergogno.
Anche per attenuare i suddetti fenomeni di corruzione, a mio parere, le imprese devono essere pagate, sempre, immediatamente, per tutti i lavori eseguiti. Senza se e senza ma. Se l'Ente Pubblico non ha i soldi per pagare le opere previste non deve fare alcun appalto. Le Stazioni Appaltanti si fermino alle cose che possono e vogliono fare ai lavoratori socialmente utili (Operai disoccupati). Lo sviluppo di un Paese passa attraverso la crescita delle imprese! Sempre, in ogni paese civile e democratico! Così è … se vi pare.
P.S.: Questo meccanismo del DURC, già applicato alle imprese, da qualche tempo, è stato esteso nell'ambito degli incarichi ai liberi professionisti (Ingegneri, …).
Studio DOMUS Ingegneria
#durc #imprese #appaltipubblici
Comments